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Madiel

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Everything posted by Madiel

  1. la percussione tanto, Reich proprio no, a parte la sua Deserts Music.....
  2. STANDING OVATION, il pubblico delirante si accostò in festa a Bruyland acclamandolo Padre della Patria e Protettore delle Arti !
  3. no, la techno, la house e cose simili.... al solo pensiero mi sento male
  4. avete ragione, mi dovevo correggere e chiedermi se è veramente musica
  5. ma questi sono orrori della musica leggera..... ... se continuate vi censuro !!!!
  6. infatti io menzionavo, per Ives, le influenze fino al 1905 circa. Se tieni conto che fu allievo del bramsiano Horatio Parker fino al 1900, i conti tornano. Resto dell'opinione che fu, comunque, un romantico, seppure atipico, sopravvissuto al 900. Come lo fu Schoenberg !
  7. il mio post aveva come scopo quello di parlare di altro non di jazz et similia Allora, arte per arte, consideriamo tale anche il country o la cajun music, che sono forme di musica popolare schiettamente americane....
  8. il jazz è un fenomeno popolare ma mi sembra non sia da considerare una vera forma d'arte. Concordo con Bruyland per quanto concerne l'influenza musicale degli USa sull'Europa, seppure limitata ad un solo decennio e alla sola musica cosidetta colta. I nostri compositori scoprirono l'idiozia di Cage dopo l'idiozia di post-weberniana come liberatoria: è vero. E come al solito, perchè far gregge è la cosa che viene meglio agli artisti politicizzati europei o che credono di possedere chissà quale verità artistica, si sono buttati anche su Cage facendolo diventare inutile moda. Le influenze romantiche su Ives esistono, specie nelle prime tre sinfonie e in molte opere anteriori al 1905 (e del romanticismo più becero: Brahms, Schumann ecc.). E sono dell'opinione di considerarlo un figlio genuino del romanticismo americano di metà ottocento con forti venature metafisiche, benchè il suo modus operandi sia in tutto e per tutto d'avanguardia o a-sistematico. Allargherei il discorso dell'originalità di Bruiyland a tutte le generazioni americane del 900, non solo al periodo post 1950. Esclusi Ives e Ruggles per il primo ventennio, non ci sono di fatto compositori che ebbero autonomia artistica. Ciò invece succede dopo il 1920, quando una generazione intera andò a studiare qui da noi. Però poi tutti gli autori indistintamente (di qualsiasi corrente o "stile") cercarono di dare una risposta americana alle domande tecniche-filosofiche che andavano facendosi in Europa. Nessun compositore statunitense, ma dico nessuno a ragion veduta avendo ascoltato molto in proposito, nonostante qualche influenza superficiale nella orchestrazione o in certe forme utilizzate, ha seguito pedestramente gli esempi europei. Faccio qualche esempio: la politonalità di Schuman non è paragonabile con quella neoclassica francese, la dodecafonia di Sessions è autonoma e diversa rispetto a quella europea schoenberghana e post weberniana (lo stesso dicasi per il quasi "seriale" Riegger), il cosidetto classicismo-jazzistico di Copland e c. è frutto di lavoro e aspirazioni autonome. Ecc. ecc. (a proposito, se qualcuno può provi ad ascoltarsi i brani Connotations e Inscape di Copland e noterà l'utilizzo innovativo della serie dodecafonica, lontanissimo da quello europeo post-schoenberghiano, fuso con le esigenze e lo stile suo solito !) Detto questo poi si può ragionare sul valore intrinseco delle composizioni, perchè scrivere con originalità non significa necessariamente essere musicisti geniali.
  9. per quanto riguarda Varèse sono parzialmente d'accordo con quanto dice molta critica. Il cd doppio di Chailly è sotto molti aspetti notevole, però per almeno due composizioni preferisco nettamente l'edizione Boulez. In particolare Offrandes e Arcana sono stati diretti memorabilmente dal maestro francese nell'edizione del 1977-1983 con una eccellente Rachel Yakar soprano, mentre per Density trovo più affascinante la versione di Beauregard. Memorabile è l'edizione di Offrandes, Boulez evidenzia con molta raffinatezza le lontane origini debussyane del pezzo, assecondato da una Yakar perfetta nella dizione francese e al meglio delle sue capacità vocali (la soprano Leonard con Chailly oltre ad avere difetto di dizione ha estensione vocalica limitata). Per questi motivi non do un voto massimo all'edizione Chailly. Inoltre mi domando perchè il maestro italiano ha preferito la versione di Ecuatorial per basso solo rispetto a quella per coro, di maggiore fascino. Comunque sia l'Ecuatorial di Chailly è diretto meglio di quello di Boulez, nel cui cd manca perfino il testo della parte cantata !
  10. ti ringrazio Herr Ludwig. Nielsen è stata una piacevole scoperta, almeno per la sinfonia n.6. Lo stesso dicasi per Dallapiccola (di cui conoscevo già i Canti di prigionia a dire il vero). Avendoli ascoltati solo ieri notte posso dare al cd di Nielsen una valutazione di 9-9 (per interpretazione e registrazione) e a quello di Dallapiccola 9-10 (idem)
  11. santo cielo, ci mancava la musica trans....
  12. è solo la musica più conosciuta..... ma classificare gli statunitensi come ignoranti di musica classica è quanto meno riduttivo. Nel 900 hanno avuto dei grandi compositori e autentici geni, anche se molti sono controversi e la storia della musica li ricorderà più per le "sparate" che per la validità delle opere. Per come la vedo io Gershwin rimane un ibrido rispetto alla classica ma anche rispetto al jazz vero e proprio.
  13. però devo ammetterlo, il castello ce l'ho, l'aria da pessimo anche e la tenuta da principe delle tenebre pure.....
  14. cattivo sì ma mica sadico.... altrimenti ti avrei fatto ascoltare la Quarta di Milhaud....
  15. certo, ma a differenza del mio collega buechneriano io il suo glielo taglio
  16. la smetta di sfottere Laurenti, altrimenti la costringo a mangiare i soliti fagioli non si dimentichi che è ancora in cura !
  17. troppo facile. Ti perdono data la tenera età
  18. non riesco proprio a capire questa tua avversione per Mozart... in pratica è la colonna portante della musica! Il castello di Madiel non ha colonne... esatto, solo possenti mura con qualche piccola feritoia per far entrare la luce
  19. non riesco proprio a capire questa tua avversione per Mozart... in pratica è la colonna portante della musica! le colonne portanti della musica sono Palestrina, Bach, Haendel, Wagner, Beethoven, Verdi..... Mozart l'ho sempre trovato indigesto, superficiale e inutile Da uno che ascolta solo il 900 (o quasi) hai poco da aspettare comprensione per il salisburghese.
  20. nella categoria dell'"inutile".....
  21. Mozart non compose mai "pezzi più belli".....
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