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e invece no, perchè come tutti i compositori tardo o post romantici ha la "sensibilità" musicale estenuata. Io ho bisogno del contrario..... vedi, Mahler è sotto certi aspetti una eccezione.
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sono di carattere piuttosto chiuso e così implodo. Certi autori non li ascolto più, tipo Wagner, perchè mi producono una devastazione totale, mi immedesimo troppo. Ho bisogno di tenere lontano la musica invasiva e di ascoltare oggettivamente l'evento sonoro.
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emozione interiore devastante questo sì. Non potete immaginare. Lacrime mai, forse una o due volte al massimo. Mi contengo ma esplodo dentro....
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eh, fosse così semplice...... comunque l'emozione può essere sia di cuore che di testa. Dipende molto dal temperamento. Poi piangere per la musica...... ma mi faccia il piacere !
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sarà dura, sono gelido.....
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sì, una volta sola, di recente, ma è stato un caso e forse anche l'ultimo. Il sentimentalismo non fa parte del mio modo di essere
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bah, lacrime proprio mai, se parli di un'altro tipo di emozione profonda, psicologica, sicuramente sì. E poi non bisogna piangere con l'arte.....
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rarissimamente
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recapitato a casa con tanto di confezione regalo natalizia
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ESpressionista sarebbe stato meglio...
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tranquillo Viandante, per adesso tolgo qualche litro di materia prima impressionista al cack.... lo dissanguo un pochino e ci immetto nuova linfa....
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no, per fagioli e cotiche.....
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ne ho parlato proprio io una quindicina di giorni fa ! Ho fatto molta polemica a proposito di alcune sue opere elettroniche. Come forse avrai capito da quanto letto qui non gli sono proprio amico... Comunque..... troppo facile prendersela con Stockhausen, lo ammetto, è come sparare sulla croce rossa
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che sapessero suonare è fuor di dubbio, ma da autodidatti, magari avevano avuto qualche lezione a casa o dal maestro della chiesa puritana sotto casa. Ma non erano per nulla diplomati o cose del genere ! Poi che abbiano avuto l'estro di saper suonare discretamente o bene grazie alla pratica credo sia innegabile.
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di fatto era così, i primi jazzisti erano quasi tutti autodidatti ! Nella generazione successiva, verso il 1925, iniziano a vedersi i primi "esecutori-compositori" con solide basi accademiche alle spalle. Non sono d'accordo sull'affermazione secondo cui il jazz è nato grazie a gente musicalmente colta. Semmai si è evoluto grazie ad essa.
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è comunque sempre peggio ascoltare Sciarrino tout court
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io al massimo il Ragtime di Stravinsky o qualcosina di Milhaud o Schulhoff. Oltre non vado, altrimenti metto i piedi in un campo che appartiene ad altri e che a me interessa poco o nulla.
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se citiamo il celebre commento di Adorno qui, come minimo, noi classicofili veniamo linciati....
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e mi sarei meravigliato ! Un lavoratore dei campi di cotone della Georgia che andava pure al conservatorio !!!!! Credo che i primi musicisti professionisti dedicati anima e core al jazz siano del periodo 1939-1940, prima non direi proprio. A chi interessa posso suggerire un compositore nero: William Grant Still. Tentò di fondere il jazz nero con la musica classica. Fu una rarità !
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sì, ma nel 2000 ! La situazione da me segnalata comprende il periodo 1899-1939...
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è una affermazione senza senso considerare il XX secolo solo come terra di atonalità , politonalità ecc.. Nel 900 i musicisti classici cosidetti tonali sono la maggioranza. Almeno fino al 1955 circa. Dopo questa data è venuta la moda. Anche ora ci sono musicisti tonali che fanno fortuna (in America ad esempio, faccio un nome, J. Harbison). Alcuni maestri d'avanguardia più o meno temperata sono fondamentalmente tonali, come Henze, come Penderecki, come lo era Schnittke.... E molti autori che sperimentarono nel passato alla fine ritornarono ogni tanto nell'alveo della tonalità (lo stesso Berio). I minimalisti statunitensi sono spesso tonalissimi. Piuttosto è il jazz che nulla c'entra col classico ! Che è stato un fenonemo proletario, almeno nella prima metà del 900, con esecutori venuti dalla strada o dalla campagna e senza pretese artistiche !
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ma proprio quello ! Le oche sono buone farcite......
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insomma, te le fai e te le dici... dev'essere il sonno e l'ora tarda .....
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beh, non era malaccio Ravel, ogni tanto fa bene ascoltarlo....
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mmh, Ravel era smisurato, ogni tanto, che se dica.... per comporre un Bolero di quel genere bisogna proprio voler mettere alla prova il prossimo....