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Ives

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Sovraumano

Sovraumano (14/21)

  1. Programma domenicale pomeridiano di RaiUno, credo la conduttrice fosse Fialdini, bella e bionda coi capelli corti...glielo ha fatto ripetere tre volte, per poi dire: "Mai sentito, ma dica anche il nome di una donna"....😁 Alla fine, sconcertata, ha dovuto ammettere la sua ignoranza.
  2. Ives

    Hurwitz & co.

    Vero, direttore discograficamente sempre molto costante.
  3. Ives

    Hurwitz & co.

    Eh, ma qua si parlava dell'Ottava di Bruckner, però...🙂
  4. Thielemann va all'Opera di Berlino: https://operawire.com/berlin-state-opera-appoints-christian-thielemann-music-director/
  5. Ives

    Hurwitz & co.

    Premettiamo che è una fissa britannica di Hurwitz. E come tale va presa, anche se ha i suoi estimatori. Per quanto mi riguarda, a parte 2-3 dischi di raro Elgar corale (Caractacus, The Light of Life...) e qualcosa orchestrale di Bliss e Arnold (ma con validissime alternative moderne), lo trovo un direttore pedante, impreciso e fracassone. Fondamentale per la diffusione di Mahler e di certo repertorio contemporaneo in UK. Sulla lista, praticamente ha scelto i suoi direttori preferiti. Stokowski va inquadrato nel suo personalissimo modo di concepire la pagina musicale, ovviamente. Bernstein ha fatto dischi brutti o poco riusciti come tutti, ovvio che la qualità globale rimanga elevata. Slatkin è il campione del professionismo americano, ma quanti dischi davvero pregnanti ha prodotto? Sugli altri, è vero che sono stati molto costanti in sala d'incisione (alcuni come Vegh hanno repertorio discografico molto ristretto)...
  6. Ives

    Hurwitz & co.

    12 direttori che (quasi) mai hanno sbagliato un disco...
  7. Mai sentita. Credo che Snorl l'abbia presa perchè fan di Maazel. Infatti, per alcuni critici, si tratta del capolavoro del Maazel direttore d'Opera (ed è una ripresa live). Un Puccini modernissimo che il maestro franco-americano pone tra certo Schoenberg e Stravinsky. Il cast principale regge, seppur con alcune importanti riserve, ma è parecchie spanne sotto le intenzioni della concertazione.
  8. Quel disco che hai segnalato con la cantata è davvero bello! Chailly l'ho sentito quest'estate, disco un pò inutile, non brutto in sé, a mio parere. E lui c'entra poco con questo repertorio (forse voleva rivaleggiare con l'amico, si fa per dire, Muti😁). C'era pure il vecchio Bellugi con l'orchestra di Sanremo (sigh!), invero molto paludato. Servirebbe un direttore tipo Minkowski, anche Gardiner potrebbe farla, ma è una lavoro abbandonato, ormai (è lo è stato per almeno 100 anni). E lui? Mai sentito...
  9. Sulla Sinfonia di Cherubini c'è anche Chailly... Con tutta una serie di marce celebrative mai registrate.
  10. Ives

    Hurwitz & co.

    I concerti di RVW dall'integrale Chandos...
  11. Conosco e apprezzo, pur considerando inarrivabile il lavoro di Ravel.
  12. Debussy Prélude à l'après-midi d'un faune Boston Symphony Orchestra Leonard Bernstein @Snorlax in controdedica per il bellissimo Ravel di Ozawa, un Bernstein d'annata con la mitica Doriot Dwyer...
  13. Sarebbe giusto farla integralmente, per capire cosa è stato espunto. Io non ne so nulla, ho letto solo le note della Young che concorda con i tagli, cosi come altri direttori. Quanto a Les Troyens, non ti dico che è ormai repertorio, però si fa moltissimo, perchè giustamente riconosciuto come assoluto capolavoro degno di stare accanto a Verdi e Wagner (e dura di meno di Parsifal). In questo caso, il grand-opera è solo un guscio perchè l'opera di Berlioz supera ampiamente le sue convenzioni, recuperando lo spirito del mondo antico filtrato su Gluck. La qualità della musica rimane altissima, tranne forse l'inizio del terzo atto a Cartagine...
  14. Rimarrà, secondo me, un'opera di quelle "sfigate" destinate a sporadiche riprese dal vivo, pure con nomi di grido (uno Spyres non lo vedrei male...), ma che poi ripiomberà nell'oblio, anche se oggi i motivi "politici" non sono più un ostacolo. In studio, invece, credo sia finanziariamente ostica da riproporre, ma magari anche farlo integralmente, non sarebbe male. La Young sostiene che i tagli sono in larga parte doverosi in teatro, perchè spesso narrativamente e drammaticamente le pagine non sono tutte dello stesso livello. Handel Ariodante HWV 33 / Act 3 "Ingrato Polinesso!" - "Neghittosi, or voi che fate?" Norma Burrowes . soprano English Chamber Orchestra Raymond Leppard Registrazione davvero invecchiatissima. Pure Ramey, l'unico con stile e canto italiano, alla lunga stufa.
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