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Nitriero Cavalleone

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Bestiale

Bestiale (10/21)

  1. Ok, scusa, non ti disturberò più. E comunque mi sembra di averti ringraziato per la spiegazione, non di averti dato un calcio nel didietro.
  2. Figurati... nemmeno io... infatti avrei potuto dire altre cose ma ho accuratamente evitato.
  3. Grazie della spiegazione. Allora sarà questione di gusti, perché al netto dei tecnicismi che (mi fido) ne fanno un genio, trovo la sua musica di una noia mortale.
  4. @Madiel: ma cosa avrebbe di così geniale questo Skalkottas? Ho ascoltato alcune cose che avete postato in questi ultimi anni e, con tutto il rispetto, mi è sembrata musica normalissima, un neoclassicismo anche abbastanza palloso con a volte qualche svisata dissonante e qualche divagazione quasi jazzistica. Come tanta altra musica del Novecento che si trova a tonnellate sul Tubo... Ma forse sono io a non capirlo abbastanza...
  5. A me le incisioni di Carlos piacciono. Credo comunque anch'io che sia un po' sopravvalutato: forse ad amplificarne un poco la fama ha concorso anche il fatto che abbia inciso col contagocce. I suoi dischi sono pochissimi, ma li trovo tutti abbastanza validi (seppur non migliori di tante altre interpretazioni), specialmente il Tristano (per me secondo solo a quello di Furt), e persino il suo Concerto di Capodanno, forse tra i tanti quello con il programma più insolito ed interessante in assoluto.
  6. Nel parlare di Toquinho chitarrista sottovalutato, mi riferisco soprattutto a dischi come questo: (purtroppo non riesco più a postare le playlist, ma l'album è disponibile sul Tubo per intero)
  7. Uhm... una piega per me troppo impegnativa... della Prima ho solo la versione viennese del 1952...
  8. Di Astrud non posto i classici, essendo ben noti a tutti. Ho trovato interessante il confronto tra una sua esecuzione "pop" di questa canzone e la versione più sperimentale di Ivo Perelman. I titoli sono diversi (nella versione della Gilberto il titolo richiama il ritornello) ma il brano è lo stesso: Peccato che non sia disponibile sul Tubo la versione tratta dall'album "Ivo", capolavoro di Perelman (infatti in questo live, tronco dell'inizio, manca l'esposizione del tema, ripreso verso la fine) , ma anche questa versione rende bene l'idea.
  9. Ultimamente sono stato assente dal forum e dall'ascolto della musica classica. In compenso ho un po' ripreso altri ascolti, tra cui, complice l'estate, la mia amata musica brasiliana che in fondo è sempre un po' jazz. Sono andato a riascoltarmi gli immensi Stan Getz e Joao Gilberto, Astrud Gilberto (una voce semplice, imperfetta, infantile, spontanea, dolcissima che non smette mai di stupirmi e di affascinarmi), Vinicius e Toquinho (un maestro della chitarra che continua ad essere stranamente ed ingiustamente sottovalutato), e i più sperimentali Vinicius Cantuaria, Egberto Gismonti, Nana Vasconcelos e Ivo Perelman. Durante tutte queste peregrinazioni, fatte di ascolti dei miei dischi ma anche di svisate improvvise sul Tubo, mi sono imbattuto in questa chicca di cui non avevo mai sentito parlare: Un disco breve e fulminante, da quel che leggo anche (purtroppo) abbastanza raro, pubblicato nel 1975 da un trio piuttosto interessante. Merita un ascolto, anche perché è abbastanza breve e accessibile anche a chi non è molto dentro questi suoni meravigliosi, sempre in bilico tra arcaicità e sperimentazione come forse solo la musica brasiliana sa essere. La formazione: Berimbau, Voice, Percussion – Naná Vasconcelos Contrabass, Guitar, Piano, Voice – Novelli Guitar, Organ, Voice – Nelson Angelo Impreziosito anche dalla stupenda copertina di Folon
  10. Grazie @Snorlax per la doppia dedica... ricambierò appena possibile.
  11. Purtroppo non ancora... ma credo che, piuttosto che leggerlo per intero, lo userò per consultazione. Almeno per ora, visto che tempo per leggere, purtroppo, ne ho pochissimo...
  12. JEAN SIBELIUS Kullervo Lahti Symphony Orchestra/Osmo Vanska in controdedica @Snorlax , a @il viandante del sud e @superburp
  13. E' la mitica Il Giovanotto Matto del grande Ernesto Bonino, uno dei pionieri dello swing in Italia:
  14. Grazie ad entrambi per le dediche Brahms-Furt è un binomio sempre vincente, mentre di Turina non ho mai sentito nulla, quindi sarà uno stimolo ad avvicinarlo. Controdedico lo splendido concerto per violino di Berg Alla memoria di un angelo, che casualmente sia io sia il Viandante avevamo già ascoltato qualche giorno fa. Stavolta il solista è Gidon Kremer con la Symphonie -Orchester des Bayerischen Rundfunks diretta da sir Colin Davis. Anche per me questo Concerto ha sempre avuto un valore speciale, ma in questi ultimi tempi ancor di più. P.S.: @il viandante del sud : mi fa piacere che tu voglia approfondire Messiaen, un musicista che adoro. Tutto ciò che ho ascoltato finora di lui, poco se si pensa alla sua sterminata produzione, mi ha entusiasmato. I Vingt Regards sono a mio parere una delle composizioni più alte ed ispirate (dall'alto, ovvio) mai scritte. Ti auguro buoni ascolti, vedrai che la musica del buon Olivier ti piacerà.
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