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Carlo

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Carlo's Achievements

Oltre i 500 !

Oltre i 500 ! (4/21)

  1. Ragazzi, sono mesi che non riesco a suonare la sera, torno dal lavoro alle 9 e mezzo della sera o peggio, e quando torno sono sfinito, e in più l'idea di dover suonare sul digitale anzichè sul pianoforte vero mi fa schifo.... Ciò nonostante sono riuscito a finire la wanderer...
  2. Adoro tutte le ultime sonate.... 109, 110 e 111. Ma adoro follemente anche la 101, quat'è bella pure lei??? P.S. Ciao a tutti, lo so, sono mesi che manco dal forum.. spero che la visita di stasera non sia un'eccezione... Come state?
  3. che fine hai fatto?? Troppo lavoro??:)

  4. Io ho notato che una seduta più alta mi dà l'impressione di sfruttare meglio il peso ed essere più rilassato, visto che il "mio" rilassamento parte dalle spalle, così come da lì partono le contratture...
  5. auguri di cuore Carlo!

  6. Ragazzi.... scusate la prolungata assenza dal Forum, ma il lavoro mi seppellisce (sempre ammesso che Ve ne freghi qualcosa). Visto che l'interessante topic è stato riesumato, ne approfitto. Come vanno le sperimentazioni sulle sessioni di studio alternate (cioè studiando cose diverse a giorni alterni)? Io infatti comincio ad avere il problema tempo. Ieri sera ho iniziato lo studio alle 21.45: studio op. 25 n. 8 a mani separate con varianti ritmiche, poi a mani unite con varianti ritmiche. Poi Wanderer, tutte le parti più critiche della prima parte a mani separate e prosecuzione lettura della seconda parte (quasi terminata) a mani separate con insistenza sui passaggi critici. Poi a mani unite di seguito, prima e seconda parte + inizio della terza. A quel punto ho cominciato a vedere la Madonna di Fatima, e mi sono accorto che era mezzanotte e venti. Quindi ho smesso. Problema: devo fare anche i Miroirs, la 101 e il concerto di Grieg. Quindi non mi resta che studiare a giorni alterni durante la settimana. Ma ho paura della discontinuità. Vostra illustre opinione, please!
  7. Per 111: scusa il ritardo, ma ci ho da lavorà... Senti, che ne pensi di 31 - 42 - 51 (passando il pollice sotto, che è più comodo), poi cambi il 3 sul 5 quindi leghi da 31 a 541? E' vero che va fatto in velocità, ma mi sembra più naturale. In che senso "non conclude" Schubert? Ciaociao
  8. Per esempio Sviatoslav Richter..... madonna quant'è mitico..... per me è un oggetto di venerazione, e la sua appassionata è stata la prima che ho sentito e mi ha dato l'imprinting... come le anatre
  9. Grazie Spaceman.... Hai ragione, perchè il problema è proprio decifrare i passaggi. Il risultato di un'armonia non convenzionale con tutte quelle alterazioni, tra quelle in chiave e quelle transitorie, è da impazzire... aggiungi che l'architettura non è certo semplice, perchè si basa su più piani sonori sostenuti da un continuo arpeggio delal sinistra.... Questo rende di una difficoltà bestiale "afferrare" la struttura del brano nella sua interezza, quindi mi sa che seguirò il tuo consiglio di ascoltarlo con lo spartito in mano. Dopodiché ci sono dei passaggi tali che non credo che basti decifrarli.... mi sembrano anche piuttosto impegnativi, soprattutto quegli arpeggi con la sinistra.... per esempio, tu cosa faresti, li divideresti tra le due mani, o tenteresti di farli tutti con la sinistra per avere un colore più uniforme?
  10. Io sono d'accordo con voi che Pollini prenda spesso degli stacchi di tempo decisamente più veloci del normale. Ma non nello studio 3 op. 10 di Chopin, che secondo me fa da Dio. Io parlo proprio delle sonate di Beethoven: anche l'ultimo tempo di Les Adieux lo corre ad una velocità impressionante, inumana. Poi, chiaramente, è pulito, preciso e ineccepibile.... ma sul piano interpretativo, nel mio piccolo (anzi nella mia insignificanza assoluta) ritengo di aver qualcosa da dire: se ascolti Michelangeli, come suona quegli stessi pezzi, ad esempio il primo tempo dell'op. 2 n. 3, ti accorgi che la cosa è diversa. Il tempo è più placido, ma il Maestro ti fa sentire ogni piccola sfumatura, ogni minimo dettaglio... e la scrittura di questo brano ne è piena! Se te ne vai a centotrenta, hai tempo di goderti il paesaggio... se vai a duecento, corri in modo inumano, magari guidi benissimo, ma qualche dettaglio te lo perdi...
  11. In assoluto al primo posto: Arturo Benedetti Michelangeli (io ho la solita Orchestra Scala, Alceo Galliera). Segnalo anche, oltre all'ottimo Lipatti - Karajan, anche Philippe Entremont con Eugene Ormandy
  12. E intanto mi lasciate solo nel mare in tempesta... altro che une barque sur l'ocean... una zattera di tronchi, con la maglietta della salute al posto della vela!! Quasi quasi meglio la wanderer: persino quell'infernale passo di ottave alla fine della prima parte!
  13. A 111, ho letto tutti gli improvvisi di Schubert, tranne il 4 op. 142. Il punto è che sono ben lungi dall'averli STUDIATI. Si è trattato di una lettura molto superficiale, un divertimento estivo o, come lo chiamo io, un cazzeggio pianistico. Non so, quindi, se sono in grado di darTi dei consigli.... ad ogni buon conto, se vuoi discuterne.... son qui. L'op. 90 n. 1 è bellissimo, direi quasi un primo tempo di sonata... ma anche l'op. 142 n. 1 è stupendo e di grande soddisfazione.
  14. Carlo

    Che brano è?

    Se non mi sbaglio fu usato anche da Rachmaninov per la rapsodia su un tema di Paganini per pf. e orch.
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